La Sorpresa 1922-1934 dir. Baldassarre Ferraro (Piano di Sorrento )

Dal 1922 al 1934 uscì a Piano «La Sorpresa » di Baldassarre Ferraro, un foglio quindicinale con disegni.

Baldassarre Ferraro (1869-1949) era di famiglia vicana, originaria del borgo di Sant' Andrea dove il suo omonimo nonno Baldassarre (1794-1841 ), notaio, risiedeva nel palazzetto affacciato sulla piazza accanto alla cappella di Sant' Antonio di Padova. Il nostro Baldassarre era figlio di Enrico, capitano mercantile "di modico lucro contento", com'è inciso sulla sua lapide sepolcrale dettata dal figlio, e di Marianna Frevola, nobildonna vicana, ed era sposato con una sua cugina, Giuseppina, che non gli aveva dato figli. Abitò per tutta la vita nell'appartamento posto al secondo piano del palazzo Starace al Corso Filangieri, presso l'omonima cappella. Laureatosi in legge esercitò per poco tempo la professione di avvocato; uomo taciturno, pacifico, dal tratto signorile, in seguito ad una malattia abbandonò la carriera legale e si dette agli studi di storia locale.

Iniziò a consultare i documenti manoscritti raccolti dall'avvocato napoletano Francesco Migliaccio e custoditi dal conte Girolamo Giusso nel castello di Vico, che questi aveva acquistato dai nipoti di don Gaetano Parascandolo, autore di una "Monografia del Comune di Vico Equense". L'avvocato Migliaccio conosceva bene Vico perché una sua sorella, Irene, aveva sposato un Capozzi ed aveva intenzione di pubblicare una storia del paese adottivo della sorella.

Dopo la morte del conte Giusso, avvenuta il giorno di Natale del 1921, i manoscritti Migliaccio furono messi all'asta ed acquistati dal parroco di Massaquano don Francesco Cannavale e dopo la sua morte, avvenuta nel 1971, i nipoti li consegnarono all' Azienda Cura Soggiorno e Turismo di Vico.

Da questi manoscritti Baldassare Ferrara attinse le prime notizie che trascrisse su alcuni quadernetti; sempre a Vico consultò i due Catasti del 1660 e del 1754 che si custodivano nell'Archivio Comunale ed oggi sono alla biblioteca Comunale della Santissima Trinità. Raccolse ancora i sunti dei rogiti notarili dei notai di Vico, delle Sante Visite dei vescovi di Vico e di Sorrento e fece i sunti di moltissimi documenti riguardanti la nostra città all'Archivio di Stato di Napoli dove per anni si recava ogni giorno partendo con il vapore dalla Marina di Vico.

Baldassarre Ferraro aveva intenzione di pubblicare una storia completa del Comune di Vico Equense ma ciò non avvenne; tra gli inediti vi sono anche una "Storia della famiglia Della Porta" e una "Vita di Sant'Antonino protettore di Sorrento" che vede la luce dopo ottanta anni in occasione della celebrazione del quattordicesimo centenario della morte del Santo, grazie a Don Pasquale Vanacore. Di lui restano diverse pubblicazioni di storia locale e molti articoli pubblicati sul "Mattino della Domenica", nonché il periodico quindicinale “La Sorpresa” diretto e “pupazzettato” dallo stesso Baldassare, autore anche di molte vignette dei libri di Silvio Salvatore Gargiulo.

La Sorpresa 1922-1934 dir. Baldassarre Ferraro (Piano di Sorrento )

Anno I (1922)

Anno II (1923)

Anno III (1924)

Anno IV (1925)

Anno V (1926)

Anno VI (1927)

Anno VII (1928)

Anno VIII (1929)

Anno IX (1930)

Anno X (1931)

Anno XI (1932)

Anno XII (1933)

Anno XIII (1934)